giovedì 28 marzo 2013

Adeu!! Il valenciano

Ciao!Ho cominciato la settimana un po' disorganizzata e adesso devo fare tutti i compiti ;)

Si va con questo post, che vi avevo già detto di farlo. Spesso vi saluto con un Adeu! che non è altro che un saluto tipico, addio, in valenciano/catalano.

Non ho studiato lettere, alla scuola non ho mai imparato il latino. Forse per questo motivo mi ha stupita tanto l'assomiglianza fra valenciano e italiano. Ma aspettate, cominciamo per il principio :)
Cosa è il valenciano?? Magari qualcuno non ha mai sentito parlare del catalano, è una lingua (non è un dialetto) parlata nella zona costiera mediterranea della Spagna, dalla Catalogna, Isole Baleari e Regione Valenciana. Si conosce, sopratutto in Spagna, con diversi nomi: valenciano, mallorquín, catalán. Per gli stranieri forse si conosce meglio come catalano, non lo so.




Comunque capite subito che è una lingua latina, come l'italiano, il francese, lo spagnolo, etc. Ed è normale se ci sono assomiglianze fra loro, ma non posso fare a meno perchè ho trovato tante cose comuni con l'italiano che non sono comuni allo spagnolo e quindi mi fa pensare tanto agli origini e le contaminazioni delle lingue. Troppo bello!!

Allora, ho pensato che, se non avete mai sentito parlare di questa nostra particolare lingua e siete curiosi, vi piacerebbe conoscere qualche similitù. Tutte quante che vi faccio vedere sono comuni soltanto fra catalano-italiano, ma diverse dallo spagnolo.

     Costruzione dei possessivi uguali:  articolo + a. possessivo + nome
                                                           il                   mio             cane
                                                           el                  meu            gos

    Quando parliamo di una persona è comune mettere l'articolo prima del nome (in spagnolo può sembrare  volgare)
        La Gaia è andata a lavorare
        La Carme ha anat a treballar

   La particella ne come quantità
        Ne ho preso quattro (mele)
        Ne ho pres quatre (pomes)

   Alcune cose di fonetica che si sono perse in spagnolo: distinzione di suono fra v/b, vocali aperte e chiuse e/o.

   Alcuni verbi come: prendere/prendre, mangiare/menjar, ascoltare/ascoltar, trovare/trobar.
   Tanto vocabolario: terra/terra, fuoco/foc, fusta/fusta, finestra/finestra, donna/dona, porta/porta, fino/fins.

E poi ci sono alcune curiosità come ad esempio che all'Alghero si parla catalano oppure è lingua ufficiale di Andorra.

Se ne volete sapere di più:  http://it.wikipedia.org/wiki/Lingua_catalana

PS: ci sono tanti discorsi su catalano, varianti, origini, etc. Lo so che per molte persone è un argomento di discussione, ma in questo blog, particolarmente in questo post, non vorremmo avere delle discussioni dato che non è un blog di linguistica, io che scrivo non sono una esperta e insomma, non è il punto che trattiamo.

Un bacione e adeu!!
TuttiPazzi


7 commenti:

  1. mi piace molto imparare il rapporto che esiste tra le nostre lingue. è stato Molto interessante, ho imparato qualcosa di nuovo, Io non sapevo nulla della lingua catalana :\. In argentina abbiamo alcune parole che hanno origine italiana, dovuto alla grande immigrazione che ha avuto il mio paese nel secolo scorso. (Anche se sono usate in un modo informale).

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    1. Ciao Rodrigo, sto pensando che è molto interessante quello che hai detto, forse potresti condividere alcune parole e contaminazioni dello spagnolo con l'italiano in Argentina??
      Sarebbe bellissimo, e cosí anche tanti di noi potremmo imparare qualcosa di nuovo :)
      Saluti!!!

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    2. Va bene, ho alcuni esempi:
      la parola più conosciuta è "laburar", si usa moltissimo, "los argentinos no trabajan, laburan"; altra parola è capo: "Juan es capo en la mercedes benz" (invece di dire jefe) o "Juan es un capo" ( nel senso di che sa molto o è bravo, perfino che è carino); un'espressione molto comune è "sabersela lunga" (avere una conoscenza approfondita di ciò che si fa)

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    3. Altre parole molto usate sono birra, fiaca e feta. Gamba è molto usata nelle conversazioni tra gli uomini,soprattutto quando si parla di Calcio. Parlare si usa nell'espressione "tiene mucha parla" (che è bravo per esprimersi e convincere qualcuno). Una delle più conosciute è "pibe" che viene dalla parola pivello e si usa moltissimo. Ci sono tante parole!
      la gente più anziana usa molte espressioni è parole italiane che oggi non si usano tanto ma che ancora si capiscono, ad esempio mio nonno diceva ecco! E non era Italiano. "Me ne frega", naso, colifa (pazzo), ecc. Dovrei fare una lista.

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    4. Ho scoperto giusto un paio di minuti fa il tuo blog e mi sembra molto interessante.

      Se vuoi qui puoi trovare alcuni esercizi o schede di lavoro per poter ripassare http://ryuunokokoro.blogspot.mx/p/imparare-italiano.html

      poi una cosina, la tua lingua è sì simile all'italiano ma ancor di più al friulano (lingua che si parla in Friuli Venezia Giulia)

      Infatti mi sembra più un misto tra il portoghese ed il friulano

      si tienes alguna duda respecto a las fichas de trabajo en mi blog, no esperes y escribeme, saludos desde México.

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  2. La mia insegnante di spagnolo ci ha spiegato che alcune parole in Argentina si pronunciano con le lettere come in italiano proprio per la contaminazione di cui ha parlato anche Rodrigo

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  3. Ciao Pe!certo, il modo di parlare che hanno gli Argentini assomiglia abbastanza alla fonetica italiana, secondo me le contaminazioni fra lingue le arrichiscono. Magari si potrebbe parlare di questo argomento in un post, cosa ne pensate?

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